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Negli ultimi anni, il prosecco ha conquistato una posizione di rilievo nel panorama enologico prima europeo e poi internazionale, diventando uno dei vini italiani più apprezzati e venduti al mondo. Originario del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, il prosecco ha infatti rapidamente superato i confini italiani, conquistando i mercati europei grazie non solo alle sue riconoscibili qualità ma anche ad un’impeccabile strategia di marketing: scopriamola insieme!
Per comprendere il motivo per il quale il prosecco si è rapidamente diffuso in Europa, dobbiamo fare un passo indietro e rispolverare le sue radici antiche, risalenti a oltre duemila anni fa, quando il vino prodotto nella zona collinare intorno a Treviso iniziò a guadagnare notorietà proprio per la sua incredibile freschezza e bevibilità; caratteristiche che verranno rese ancora più riconoscibili nei primi del Novecento, quando la produzione si professionalizzerà e si inizierà a parlare di metodo Martinotti-Charmat. Grazie ad una seconda fermentazione in autoclavi di acciaio, infatti, in quegli anni il prosecco conquista le sue caratteristiche bollicine fini e persistenti che, assieme alle sue inconfondibili note fruttate e floreali, lo rendono ancora oggi riconoscibile per la sua incredibile freschezza e leggerezza. A partire dal 2009 poi, la produzione di prosecco inizia ad essere regolata da rigidi standard disciplinari, che ne tutelano l’autenticità e la qualità, e dalla denominazione di origine controllata DOC (e DOCG per le zone di Conegliano, Valdobbiadene e Asolo), che ne garantisce l’origine geografica e le caratteristiche di produzione, valorizzando ulteriormente il prodotto e proteggendolo dalla contraffazione. È proprio in questi anni che il prosecco, che aveva già iniziato ad espandersi nei mercati europei ed internazionali, si afferma in Europa e in particolare:
In questi paesi, soprattutto nell’ultimo decennio, la popolarità e la diffusione del prosecco è stata amplificata da un’efficace strategia di marketing tutta italiana, che ha visto la creazione di campagne di comunicazione mirate a promuovere il prosecco come simbolo di uno stile di vita spensierato, giovane e moderno, riuscendo così a catturare l’interesse di un pubblico eterogeneo e sempre più ampio. Uno dei principali fattori di successo è stato senza dubbio il posizionamento del vino frizzante italiano come alternativa accessibile allo champagne. Con una strategia di prezzo competitiva, il prosecco è infatti riuscito a raggiungere un segmento di consumatori attenti alla qualità ma sensibili al costo, eliminando tutte le formalità associate ai vini spumanti più costosi e inserendosi all’interno di campagne promozionali digitali e tradizionali realizzate appositamente per enfatizzarne la versatilità e per coinvolgere i consumatori, a cui viene data ogni anno anche la possibilità di partecipare a fiere internazionali e ad eventi gastronomici specifici. Fondamentale, a questo proposito, è stato il supporto di consorzi e istituzioni, che hanno permesso ai produttori di accedere a finanziamenti non solo per campagne di promozione collettiva, ma anche per la protezione della denominazione d’origine, garantendo un assoluto distacco del prosecco da prodotti simili ma di qualità inferiore.
La diffusione del prosecco in Europa è stata quindi il risultato di una strategia di marketing articolata e ben calibrata, che ha saputo valorizzare le caratteristiche distintive del prodotto e adattarsi alle aspettative dei consumatori di diversi paesi. Questo approccio ha reso il prosecco non solo un vino popolare, ma anche un fenomeno culturale, riconosciuto e apprezzato in tutta Europa.