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Negli ultimi anni, il cambiamento climatico è diventato un fenomeno globale e le colline del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, patria del prosecco, ne sono state fortemente influenzate. L’innalzamento delle temperature, le alterazioni del regime delle precipitazioni e l’aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi stanno infatti modificando radicalmente le dinamiche di viticoltura di queste aree. Vediamo allora insieme quali sono le principali sfide che i produttori di prosecco devono e dovranno affrontare e quali soluzioni stanno già adottando per garantire la qualità e la sostenibilità della bollicina italiana per eccellenza.
Sempre più evidenti, gli effetti del cambiamento climatico hanno, negli ultimi anni, causato danni significativi al vitigno Glera, riducendo la quantità di uva raccolta e mettendo a rischio la qualità del prosecco prodotto. Vediamoli nel dettaglio.
Con le temperature medie in continua crescita, l’uva Glera matura più rapidamente, causando:
Le variazioni nei regimi delle precipitazioni presentano sfide significative, quali:
Nonostante le sfide siano sempre più complesse, i produttori di prosecco stanno dimostrando una grande capacità di adattamento, attraverso:
Il cambiamento climatico rappresenta una sfida complessa per i produttori di prosecco e richiede un approccio a lungo termine che coinvolga ricerca scientifica, pratiche sostenibili e politiche di tutela del territorio, ma può anche essere un’opportunità per ripensare il modo in cui viene coltivata la vite e prodotto il prosecco. Investire in tecnologie sostenibili, ricerca e innovazione sarà cruciale per preservare non solo la qualità del prosecco, ma anche il territorio unico che lo rende possibile.