Degustazione di prosecco: come riconoscere una bollicina di qualità

28/08/2024
da Giovanni Mastropasqua

Universalmente noto come simbolo di convivialità e raffinatezza, il prosecco si caratterizza per la sua freschezza, leggerezza e il suo fine perlage. Tuttavia, senza una corretta degustazione che coinvolga vista, olfatto e gusto sarebbe impossibile apprezzarne appieno tutte le qualità e scoprirne le più sottili sfumature aromatiche e gustative. In questo articolo, esploreremo le diverse fasi della degustazione di prosecco, dai preparativi iniziali fino alla valutazione finale.

Le quattro fasi della degustazione di prosecco: quali sono i sensi coinvolti

Prima di iniziare una degustazione di prosecco è fondamentale assicurarsi che la bollicina sia alla giusta temperatura di servizio e che si abbia a disposizione un bicchiere a tulipano che, con la sua forma più ampia alla base e stretta in alto, permette ai profumi di concentrarsi e di essere apprezzati al meglio, o una flûte che, al contrario, esalta il perlage e mantiene la freschezza del vino grazie alla sua forma allungata.

Solo una volta terminati i preparativi, avrà inizio la vera e propria degustazione di prosecco che, esattamente come quella di altri vini, avviene attraverso una serie di fasi messe a punto per apprezzarne appieno le caratteristiche sensoriali: vediamole insieme!

Fase 1: l’esame visivo

La degustazione del prosecco inizia con l'esame visivo. Versate quindi una piccola quantità di prosecco nel bicchiere e osservatelo contro una superficie bianca o alla luce naturale per apprezzarne il colore, che può variare dal giallo paglierino al dorato chiaro, con riflessi verdognoli nei vini più giovani. Successivamente, prestate attenzione al perlage, che in un prosecco di qualità deve essere fine, continuo e persistente. Bollicine più grosse o irregolari potrebbero infatti indicare un vino di qualità inferiore o un errore nella tecnica di produzione.

Fase 2: l’esame olfattivo

L’esame olfattivo è la fase in cui si analizzano i profumi del prosecco. Per farlo, avvicinate il bicchiere al naso senza agitarlo e inspirate delicatamente, cercando di coglierne le diverse note aromatiche. Il prosecco è noto per i suoi profumi freschi e i suoi aromi fruttati (mela, pera, pesca) e floreali (glicine, fiori d’acacia), ma se maturo potrebbe presentare sentori più complessi e intensi. Per coglierne tutte le sfumature dovrete pertanto far ruotare delicatamente il vino nel bicchiere, in modo da ossigenarlo, liberare ulteriormente gli aromi e percepire tutte le note più sottili e complesse, spesso inizialmente nascoste. In questo modo, avrete ben chiare l’intensità aromatica e la freschezza del prosecco oggetto della vostra degustazione.

Fase 3: l’esame gustativo

Dopo aver esaminato l'aspetto e l'aroma del prosecco, è il momento di assaporarlo! La terza fase della degustazione consiste infatti in un vero e proprio esame gustativo, che inizia prendendo un piccolo sorso di prosecco e lasciando che si distribuisca uniformemente in bocca. Questo vi permetterà di valutare diverse caratteristiche, quali:

  • il sapore, in quanto il prosecco è generalmente fresco e fruttato, con una piacevole acidità che ne bilancia la dolcezza, ma alcune tipologie si distinguono per le loro note più morbide e rotonde mentre altre per la loro più spiccata mineralità;
  • la struttura, ovvero la consistenza del vino, che può essere leggera o corposa, anche se un buon prosecco dovrebbe sempre avere una texture fine e vellutata, generata da un equilibrio armonico tra acidità e dolcezza;
  • la persistenza che, se piacevole e prolungata indica un vino di alta qualità, lasciando un ricordo aromatico che può variare dal fruttato al floreale, fino a note più complesse di mandorla o spezie;
  • le sensazioni tattili, attraverso l’osservazione della cremosità del perlage al palato e la sensazione di effervescenza, che non deve essere troppo aggressiva ma delicata e piacevole.

Fase 4: l’esame retro-olfattivo

La fase finale della degustazione di prosecco consiste in un esame retro-olfattivo. Dopo aver deglutito, infatti, si possono percepire aromi di ritorno, chiamati appunto aromi retro-olfattivi, che confermano o arricchiscono le sensazioni avute in precedenza durante l’esame olfattivo e gustativo. È questo il momento in cui si valutano l’armonia e l’equilibrio complessivo del prosecco, che deve risultare piacevole, senza eccessi di acidità o dolcezza.

Tenendo conto di tutti gli elementi esaminati, potrete ora esprimere un giudizio complessivo sulla qualità del prosecco oggetto della vostra degustazione. Giudizio che potrà certamente comprendere anche una riflessione sull'abbinamento con il cibo e sull’occasione ideale di consumo.