Prosecco e turismo: cosa cercano i turisti stranieri nelle terre della bollicina italiana

17/01/2025
da Alberto Perini

Finite le festività natalizie e archiviate le vacanze invernali, molte sono le persone che iniziano a programmare viaggi primaverili, siano essi nazionali o internazionali. Per gli amanti del buon vino, la scelta ricade spesso sulle colline del prosecco in Veneto che, dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2019, rappresentano oggi una meta irrinunciabile. Non a caso, queste terre attirano ogni anno migliaia di visitatori, soprattutto stranieri, desiderosi di immergersi in un paesaggio unico e scoprire le radici di uno dei vini più celebri al mondo: la bollicina italiana per eccellenza.

Il fascino delle colline del prosecco: quali sono le attività più richieste dai turisti stranieri

Le colline che si estendono tra Conegliano e Valdobbiadene sono un connubio perfetto di bellezza naturale, cultura enogastronomica e tradizioni secolari. I turisti, soprattutto stranieri, che scelgono di visitare queste terre non cercano solo un buon bicchiere di prosecco, ma anche e principalmente un’esperienza immersiva, che permetta loro di entrare in contatto con la storia e la cultura del territorio.

Per questo, le visite alle colline del prosecco si concentrano soprattutto in primavera quando, con il risveglio della natura, i vigneti si tingono di verde brillante e l’aria profuma di fiori e di terra appena lavorata, creando un contesto ideale per camminare lungo i sentieri che si snodano tra i filari, visitare le cantine e lasciarsi conquistare dall’ospitalità dei produttori locali. Tra le attività più richieste ci sono infatti:

  • Degustazioni e tour in cantina. Le cantine del territorio non si limitano a offrire degustazioni, ma organizzano veri e propri percorsi guidati alla scoperta del processo di produzione del prosecco. Gli ospiti possono quindi esplorare le vigne, visitare le cantine storiche e imparare a distinguere le diverse note aromatiche della bollicina italiana.
  • Wine tasting con vista. Molti turisti scelgono esperienze di degustazione all’aperto, magari su una terrazza panoramica con vista sui vigneti e sulle dolci colline circostanti.
  • Percorsi a piedi e in bicicletta. Le colline del prosecco sono una destinazione ideale per gli amanti del turismo lento. I percorsi a piedi e in bicicletta, come la Strada del Prosecco, permettono infatti di esplorare i borghi storici, le pievi medievali e i paesaggi collinari in modo sostenibile e rilassato.
  • Esperienze enogastronomiche. Oltre e in accompagnamento al prosecco, i turisti stranieri richiedono di completare la propria esperienza enogastronomica scoprendo la cucina tipica locale, spesso attraverso corsi di cucina o cene di degustazione organizzate.
  • Eventi e tradizioni locali. La primavera porta con sé numerosi eventi, come la Primavera del Prosecco Superiore, che coinvolge diversi comuni del territorio, offrendo ai visitatori l’opportunità di partecipare a degustazioni, mostre e tour guidati.

Nell’ultimo anno, l’interesse per le colline del prosecco non ha accennato a diminuire; interesse dovuto in parte all’offerta di una combinazione unica di cultura, natura ed enogastronomia che risponde perfettamente alla domanda sempre più frequente di turismo esperienziale e sostenibile, e in parte alla crescente popolarità della bollicina italiana nei mercati internazionali.

Prosecco DOC Millesimato: l’eccellenza delle bollicine italiane

09/01/2025
da Alberto Perini

Senza dubbio uno dei simboli più rappresentativi dell’Italia enologica, il prosecco viene oggi apprezzato in tutto il mondo per il suo gusto fresco e aromatico e la sua estrema versatilità, che lo rende adatto a cerimonie formali ma anche ad occasioni informali. Tra le sue espressioni più raffinate, spicca il prosecco DOC Millesimato, una categoria che incarna l’eleganza e la qualità assoluta delle bollicine italiane e di cui parleremo in questo articolo.

Come riconoscere il prosecco DOC Millesimato: caratteristiche e metodo di produzione

Il termine millesimato deriva dal francese millesimé, che significa annata, e si utilizza per indicare un prosecco prodotto con almeno l’85% di uve provenienti da una specifica vendemmia. Questa caratteristica conferisce al prosecco DOC Millesimato un’identità precisa, poiché riflette le peculiarità climatiche e territoriali di quell’anno, offrendo un’esperienza gustativa unica e irripetibile.

Il prosecco DOC Millesimato si distingue infatti facilmente per:

  • la propria qualità, superiore rispetto ad altre tipologie di prosecco, in quanto viene prodotto con un’accurata selezione delle migliori uve dell’annata;
  • le proprie bollicine, fini e persistenti;
  • le proprie note fruttate ben distinte, spesso arricchite da sentori di fiori bianchi e leggere sfumature di mandorla;
  • la propria versatilità. Il prosecco DOC Millesimato è disponibile in versione Extra Dry, Dry e Brut e si presta quindi a diversi gusti e occasioni.

Il prosecco DOC Millesimato viene infatti prodotto principalmente con uve Glera, coltivate nelle aree designate del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, seguendo il metodo Martinotti-Charmat, un processo che prevede la seconda fermentazione in autoclave, ideale per preservare la freschezza e i profumi primari del vino, e prestando grande attenzione al dettaglio, sia in vigna che in cantina.

Una volta imbottigliato, il prosecco DOC Millesimato si distingue per la sua capacità di mantenere intatte le caratteristiche organolettiche che lo rendono unico e ideale per accompagnare una vasta gamma di piatti nelle più disparate occasioni. La sua versione Brut, con un residuo zuccherino molto basso, è perfetta come aperitivo o in abbinamento a pietanze leggere, come tartare di pesce, sushi o carpacci. La versione Extra Dry, più morbida e amabile, si sposa bene con piatti della cucina mediterranea, come risotti, formaggi freschi e crostacei. Infine, il Dry, con la sua maggiore dolcezza, è ideale per dessert raffinati a base di frutta o pasticceria secca.

Come tutte le altre tipologie di prosecco, al fine di esaltare al meglio le sue qualità, il prosecco DOC Millesimato va servito freddo, a una temperatura compresa tra i 6 e gli 8 °C, in un flûte. Optare per un prosecco Millesimato significa tuttavia scegliere una bollicina che non solo rappresenta la tradizione vitivinicola italiana, ma che celebra anche la qualità di un’annata particolare.

French 75 con prosecco: la versione italiana del cocktail francese

03/01/2025
da Alberto Perini

Considerato uno dei cocktail più eleganti al mondo, il French 75 affonda le proprie radici nei campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, quando la pistola francese da 75mm, da cui prende il nome, veniva considerata un vero e proprio capolavoro di ingegneria militare. Oltre ad essere un simbolo di classe quindi, questo drink, che mescola gin, succo di limone fresco, zucchero e champagne, rappresenta oggi un omaggio alla storia francese; anche nella sua versione italiana con prosecco!

French 75: l’origine del cocktail francese

Il French 75 nasce nel 1915 nel celebre Harry’s New York Bar di Parigi, un punto di ritrovo per artisti, intellettuali e soldati alleati di passaggio nella città. Fu lì che Harry MacElhone, un barman ispirato dall’atmosfera bellica e dalla voglia di creare qualcosa di straordinario, diede vita al cocktail mescolando ingredienti semplici ma perfettamente bilanciati. La ricetta originale prevedeva infatti gin, succo di limone, zucchero e una spruzzata di champagne; una combinazione tanto potente quanto piacevole che i soldati francesi non tardarono a paragonare all’effetto travolgente della celebre pistola da 75mm, precisa e rivoluzionaria.

La popolarità del cocktail crebbe rapidamente, ma fu solo nel 1930, con la pubblicazione del celebre Savoy Cocktail Book del barman americano Harry Craddock, che il French 75 consolidò la propria fama internazionale, entrando a far parte della storia della mixology globale. Oltre al legame con la pistola francese, infatti, il nome French 75 inizia a celebrare la resistenza francese, in un’epoca in cui Parigi era un importante centro culturale, e a rappresentare un’alleanza simbolica tra Francia (patria dello champagne) e Gran Bretagna (patria del gin).

Come preparare il French 75: champagne VS prosecco

La versione tradizionale del French 75 richiede:

  • 50 ml di gin
  • 20 ml di succo di limone fresco
  • 10 ml di sciroppo di zucchero
  • champagne
  • ghiaccio
  • scorza di limone

Il cocktail si prepara shakerando il gin, il succo di limone fresco e lo sciroppo di zucchero con del ghiaccio. Il mix viene poi filtrato in un flûte e completato con dello champagne freddo, fino a riempire il bicchiere, infine decorato con una scorza di limone arrotolata.

La versione italiana del French 75, più leggera e vivace, si ottiene semplicemente sostituendo lo champagne con il prosecco che, affinché riesca a mantenere in equilibrio dolcezza e acidità, non solo dovrà essere brut o extra brut ma dovrà anche essere abbinato ad un gin di alta qualità dal profilo aromatico ben bilanciato.

Il French 75 non è quindi più solo un cocktail, ma un pezzo di storia che continua a vivere nei bar di tutto il mondo; è il racconto di Parigi, della Prima Guerra Mondiale e della creatività dei mixologist che hanno saputo trasformare un momento storico in un’icona senza tempo.

Cocktail a base di prosecco per Capodanno: idee originali per il tuo cenone di San Silvestro

28/12/2024
da Alberto Perini

Ingrediente fresco, versatile e raffinato, il prosecco si presta a infinite combinazioni, adatte anche al giorno più magico dell'anno! In questo articolo, abbiamo raccolto qualche idea per te, che hai organizzato il cenone di San Silvestro a casa tua e non vuoi perderti l'occasione di stupire i tuoi ospiti.

I migliori cocktail a base di prosecco per Capodanno: ricette e consigli utili

Per rendere ancora più speciale la notte di San Silvestro, oltre all’intramontabile ma comune Spritz, ecco a te alcune delle migliori ricette per preparare cocktail a base di prosecco.

1. Bellini classico e varianti creative

Cocktail iconico che unisce la dolcezza del succo di pesca (50ml) alla freschezza del prosecco (100ml), il Bellini si prepara unendo e mescolando delicatamente i due ingredienti. Inizia quindi sbucciando e frullando le pesche bianche fino ad ottenere una consistenza liscia, versala poi in un flûte precedentemente raffreddato e aggiungi delicatamente il prosecco. In alternativa, prova a sostituire il succo di pesca con il succo di melagrana, di mango, di ananas o di frutti di bosco: il Bellini si presta a numerosissime varianti!

2. Mimosa

Cocktail classico e intramontabile, preparato con 75ml di prosecco e 75ml di succo d'arancia fresco, il Mimosa si sposa perfettamente con la disponibilità di agrumi di stagione, che dovrai spremere e filtrare per estrarne il succo a cui aggiungerai il prosecco.

3. Hugo

Nato in Alto Adige e perfetto per chi ama i sapori freschi e aromatici, l'Hugo è il cocktail a base di prosecco che si prepara versando 20ml di sciroppo di sambuco, 150ml di prosecco e 60ml di soda o acqua frizzante in un calice precedentemente riempito con del ghiaccio e guarnito con foglie di menta fresca e 1 fettina di lime.

4. French 75

Cocktail francese, il French 75 si ottiene aggiungendo 60ml di prosecco a 30ml di gin, 15ml di succo di limone fresco e 15ml di sciroppo di zucchero precedentemente shakerati. Prima di servirlo, decora il flûte con una spirale di scorza di limone.

5. Sorbetto frizzante

Drink ma anche dessert, il sorbetto frizzante si prepara con 2 palline di sorbetto al limone, 100ml di prosecco, 1 cucchiaino di limoncello e delle foglie di menta fresca per decorare la coppa.

6. Prosecco Royale

Se vuoi aggiungere un tocco di classe alla tua serata, il prosecco Royale è l’opzione giusta per te. Preparalo aggiungendo 10ml di crème de cassis sul fondo di un flûte, aggiungi poi delicatamente 90ml di prosecco e mescola leggermente prima di servirlo con una fettina di limone.

Per ottenere il meglio dai cocktail proposti, ti raccomandiamo di utilizzare un prosecco DOC o DOCG, preferibilmente brut o extra dry per esaltare gli altri ingredienti, e di servirlo ben freddo, con una temperatura tra i 6 e gli 8°C, in calici adeguati e decorati a tuo gusto.

Previsioni di vendita del prosecco per il 2025: un trend in crescita nel mercato internazionale

20/12/2024
da Alberto Perini

Con una presenza ormai consolidata nel mercato vitivinicolo internazionale, il prosecco si è riconfermato, anche quest’anno, come il prodotto trainante dell’export del vino italiano, generando previsioni ottimistiche anche per l’anno a venire. Analizziamo insieme i dati.

Il 2024 del prosecco: un successo che disegna il futuro del mercato

I dati più recenti mostrano un trend positivo per lo spumante italiano. Nei primi 9 mesi del 2024, infatti, le esportazioni di spumante, guidate principalmente dal prosecco, hanno registrato un incremento dell’8% rispetto al 2023, raggiungendo un valore di 1,7 miliardi di euro.

Pur affrontando incertezze economiche globali, grazie alla combinazione di qualità, prezzo competitivo e una solida strategia di marketing, il prosecco è quindi riuscito a mantenere il proprio ruolo di punta nel mercato vitivinicolo internazionale e, in particolare, nei mercati statunitense e britannico.

Nonostante, infatti, nel 2023 gli Stati Uniti abbiano attraversato una leggera flessione dovuta all’eccesso di scorte nella filiera distributiva e il Regno Unito abbia conosciuto difficoltà economiche legate all’inflazione e alla Brexit, la domanda di prosecco tra i consumatori di entrambe le nazioni è oggi in continua crescita.

Crescita che si registra anche in paesi come il Giappone, la Cina e gli Emirati Arabi, in cui il Made in Italy si sta facendo sempre più spazio nei canali retail e nella ristorazione di alta fascia, e che continuerà a registrarsi anche nel 2025.

A confermarlo sono non solo i risultati dell’ultima vendemmia, che ha offerto uve sane di ottima qualità nonostante la resa leggermente inferiore rispetto all’anno precedente, ma anche la sempre maggiore attenzione alla sostenibilità produttiva da parte delle aziende agricole coinvolte e la continua innovazione digitale, capace di raggiungere pubblici sempre più ampi e di rafforzare la presenza del prosecco in mercati tradizionali e nuovi.

Previsioni di vendita del prosecco per il 2025

Sulla base dei dati appena citati, le previsioni di vendita del prosecco per il 2025 sono estremamente positive e stimano:

  • la crescita globale del prosecco, grazie alla ripresa nei mercati consolidati e all’espansione nei mercati emergenti;
  • l’aumento del valore medio per bottiglia, con un crescente interesse per le versioni premium e rosé, che stanno guadagnando una quota sempre più importante;
  • il consolidamento del prosecco come protagonista dell’export italiano e come prodotto trainante del comparto degli spumanti.

Secondo la società di consulenza americana Bain & Company, l’export complessivo del vino italiano crescerà del 3-4% annuo, con il prosecco a giocare un ruolo da leader. Il 2025 si prospetta quindi come un anno di grandi opportunità per la bollicina italiana, sempre più forte di un’offerta di alta qualità, di una domanda internazionale resiliente e di strategie innovative incentrate su sostenibilità e digitalizzazione.

Perché il prosecco è il regalo perfetto per Natale

13/12/2024
da Alberto Perini

La magia del Natale, si sa, viene spesso interrotta dalla corsa sfrenata ai regali, sempre all'ultimo minuto e sempre con poche idee in mente. Ma tra le innumerevoli opzioni sul mercato, una bottiglia di prosecco di qualità, con il suo valore simbolico e la sua versatilità, rimane sempre un'ottima idea: elegante, raffinata e adatta anche al giorno di Natale!

Prosecco a Natale: la magia nella condivisione

Con le sue bollicine vivaci, il suo gusto fresco e le sue note fruttate, il prosecco è il compagno ideale da condividere con i propri cari anche durante il Natale, tradizionalmente riconosciuto come il periodo più magico dell'anno. E se è perfetto da condividere, lo è anche da regalare!

Grazie alla sua incredibile versatilità, infatti, il prosecco è il pensiero elegante ideale per colleghi, amici, conoscenti e familiari, che potranno decidere come abbinarlo ai propri piatti natalizi, dagli antipasti ai dolci, in base al proprio gusto personale. Gusto che influirà anche sulla varietà di prosecco da regalare (Brut per chi ama i sapori secchi e decisi, Dry ed Extra Dry per chi preferisce le note dolci) e sugli eventuali prodotti (salumi, confetture e tavolette di cioccolato) da cui verrà affiancato all'interno di un più corposo cesto natalizio.

A differenza di molti altri regali, spesso acquistati di fretta e quindi distanti dai gusti o dalle necessità delle persone che li ricevono, il prosecco non corre il rischio di risultare inutile o dimenticato in un cassetto. È un regalo che, nonostante abbia un ottimo rapporto qualità-prezzo, si consuma, crea un’esperienza e, soprattutto, si condivide.

E a tale proposito, vogliamo soffermarci sul fatto che condividere una bottiglia di prosecco a Natale significa anche sostenere il Made in Italy, promuovendo e supportando la tradizione vitivinicola italiana. Prodotto principalmente in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, luoghi dal patrimonio culturale e paesaggistico unico al mondo, il prosecco, soprattutto se regalato a Natale, diventa infatti il simbolo dell’incredibile eccellenza enogastronomica italiana.

Come scegliere il prosecco giusto da regalare e condividere a Natale

Due sono le variabili da prendere in considerazione quando si sceglie il prosecco da regalare a Natale: il destinatario del regalo e l’occasione in cui probabilmente verrà gustato. Si opta quindi per un prosecco DOC se si è alla ricerca di una bollicina versatile, fresca e leggera, mentre si sceglie una bottiglia di prosecco superiore DOCG se si vuole stupire con un regalo più elegante e sofisticato, possibilmente già confezionato in cantina e potenzialmente abbinabile ad un servizio di calici da degustazione o ad una più complessa guida sul mondo vitivinicolo.

Il prosecco, però, non è solo il regalo perfetto per Natale ma è anche un ottimo modo di sorprendere i propri ospiti durante il pranzo di Natale! In questo caso, è fondamentale non solo optare per un prosecco con denominazione garantita (DOC e DOCG), possibilmente biologico e proveniente da piccole cantine per sostenere l’economia locale, ma anche prestare attenzione alla tipologia:

  • Prosecco Brut: il più secco, con un gusto fresco e minerale, per aperitivi e piatti leggeri.
  • Prosecco Extra Dry: leggermente più morbido, adatto sia all’aperitivo che ai dessert non troppo dolci.
  • Prosecco Dry: il più dolce, ideale con panettone e pandoro.

Insomma, scegliere il prosecco giusto per Natale significa avere ben chiare le pietanze con cui verrà servito, oltre ai gusti e alle preferenze di chi lo riceverà o delle persone con cui verrà condiviso.

A che temperatura servire il prosecco: gli errori da non commettere

07/12/2024
da Alberto Perini

Apprezzato in tutto il mondo per il suo carattere fresco, vivace e versatile, il prosecco richiede in realtà una specifica temperatura di servizio affinché se ne possano godere appieno le qualità distintive. Nonostante venga spesso trascurata, infatti, la temperatura di servizio gioca un ruolo cruciale nella degustazione e nell’apprezzamento di un vino, specialmente di un vino spumante come il prosecco. In questo articolo, scopriremo come e perché questo accade.
 

Come e perché la temperatura di servizio influisce sulla degustazione del prosecco

I motivi e i modi in cui la temperatura di servizio influisce profondamente sull’esperienza di degustazione del prosecco sono almeno quattro:

 

  • trasformazione della percezione degli aromi. Mentre a temperature troppo basse gli aromi fruttati e floreali del prosecco tendono a non emergere, penalizzandone la complessità olfattiva, a temperature troppo elevate gli aromi risultano eccessivamente intensi e squilibrati;
     
  • effetto sulla percezione del sapore. Se non viene servito alla giusta temperatura, il prosecco rischia di perdere la propria freschezza distintiva, generata dall’equilibrio tra la sua vivace acidità e il suo leggero residuo zuccherino, causando la predominanza di una delle due componenti: l’acidità se troppo freddo, la dolcezza se troppo caldo; 
     
  • dispersione dell’effervescenza. Servire il prosecco alla giusta temperatura aiuta a mantenere un perlage fine e persistente, che non interferisce con la percezione dei sapori, come invece accadrebbe se venisse servito a temperature troppo basse, e che non si disperde rapidamente, come quando viene servito a temperature troppo elevate;
     
  • impatto sull’esperienza sensoriale complessiva. Coinvolgendo tutti i sensi, solamente la degustazione di un prosecco servito alla temperatura ideale riesce a bilanciarne l’aspetto visivo (il perlage), olfattivo (gli aromi) e gustativo. 

 

Qual è la temperatura di servizio ideale per il prosecco

La temperatura ottimale per servire il prosecco si aggira nell’intervallo compreso tra i 6 e gli 8°C, in cui si crea un equilibrio tale da esaltarne sia le bollicine sia le caratteristiche note aromatiche. Prima di servirlo è quindi indispensabile raffreddarlo, riponendo la bottiglia per 3/4 ore in frigorifero, in modo da raggiungere gradualmente la temperatura desiderata, oppure immergendola per 20/30 minuti in un secchiello con del ghiaccio; il metodo più rapido e generalmente utilizzato anche durante gli eventi per mantenere la temperatura raggiunta.
La temperatura di servizio è un elemento determinante per valorizzare al massimo il prosecco. Servirlo tra i 6 e gli 8°C permette di godere della sua caratteristica freschezza, dei suoi aromi vivaci e del suo fine perlage.

Salse al prosecco: come utilizzare la bollicina italiana in cucina

29/11/2024
da Alberto Perini

Il prosecco, con il suo gusto fresco, le sue bollicine delicate e la sua incredibile versatilità, è uno degli ingredienti più utilizzati per arricchire piatti dolci e salati in cucina. Oltre ad essere un eccellente accompagnamento per aperitivi e cene, la bollicina italiana può infatti facilmente diventare la base di salse raffinate, perfette per esaltare antipasti, primi e secondi piatti, e persino dessert. Vediamo insieme come utilizzarla al meglio!

Salse al prosecco dolci e salate: preparazione e consigli utili

Complici l’acidità bilanciata, le note aromatiche fruttate e floreali e la versatilità, il prosecco è un ingrediente eccezionale per esaltare i sapori di piatti delicati come pesce, frutti di mare e carni bianche, creare contrasti con ingredienti ricchi o grassi come burro, panna e formaggi, e aggiungere freschezza a salse cremose o riduzioni.

Salse al prosecco per ogni portata

Incredibilmente versatile, il prosecco si adatta perfettamente a ricette sia dolci che salate, trasformandosi nell’ingrediente ideale per la preparazione di diversi tipi di salse.

1. Salse per piatti salati:

  • salsa prosecco e scalogno, un grande classico per accompagnare carni bianche o pesce. Per prepararla è sufficiente munirsi di una padella antiaderente, in cui soffriggere lo scalogno con il burro prima di sfumare con il prosecco, aggiungere la panna fresca, il sale, il pepe e mescolare fino ad ottenere una consistenza cremosa;
  • salsa prosecco e limone, ideale per condire gamberi e verdure grigliate. Si porta ad ebollizione il prosecco con il succo e la scorza di limone, si aggiunge l’amido di mais precedentemente sciolto in un cucchiaio d’acqua e si cuoce a fuoco basso. Una volta ottenuta una consistenza delicata, si manteca con il burro e si serve.


2. Salse per piatti dolci:

  • salsa prosecco e fragole, per gelati o torte. Si prepara frullando le fragole fino ad ottenere una purea che verrà aggiunta ad una miscela di prosecco, zucchero e succo di limone precedentemente portata ad ebollizione all’interno di un pentolino. Si lascia cuocere per 5 minuti a fuoco basso e si serve fredda;
  • crema al prosecco per dolci al cucchiaio, perfetta per accompagnare biscotti, panettone o pandoro. Per prepararla, si sbattono i tuorli con lo zucchero, si aggiunge l’amido di mais e si versa il prosecco precedentemente scaldato in un pentolino, mescolando con costanza. Si riposiziona poi il composto sul fuoco e ci cuoce a bagnomaria fino ad ottenere una crema liscia e densa.

Nonostante la preparazione delle salse al prosecco sia semplice, occorre prestare attenzione a tre elementi fondamentali: la scelta, la cottura e l’abbinamento. Assicuratevi quindi di scegliere un prosecco di buona qualità, preferibilmente Extra Dry per le salse salate e Demi-Sec per le salse dolci, di non farlo bollire troppo a lungo affinché non se ne alterino i sapori e di abbinarlo con cura, evitando di associarlo a ingredienti eccessivamente intensi che ne coprirebbero interamente la caratteristica delicatezza.

Servire e degustare il prosecco: quali sono gli strumenti che fanno la differenza

22/11/2024
da Alberto Perini

Il prosecco, con le sue bollicine delicate e il suo gusto fresco e fruttato, è una delle eccellenze italiane più amate al mondo. Per apprezzarlo al meglio, però, non basta scegliere una buona bottiglia, ma è fondamentale che vengano utilizzati i giusti strumenti durante il servizio e la degustazione: vediamo insieme quali sono.

Gli strumenti indispensabili per servire e degustare correttamente il prosecco

Dall’apertura della bottiglia alla scelta del bicchiere, ogni dettaglio contribuisce a valorizzare il gusto e l’esperienza di degustazione del prosecco. Per questo, prima di servirlo, è indispensabile procurarsi:

  • un cavatappi professionale. L’apertura di una bottiglia di prosecco può sembrare un’operazione banale, ma richiede la giusta attenzione. Un cavatappi professionale, meglio se a doppia leva, consente di rimuovere il tappo in modo rapido e sicuro, evitando schizzi o rotture accidentali;
  • un tappo salva bollicine. Una volta aperta, la bottiglia di prosecco tende a perdere velocemente la sua effervescenza. Il tappo salva bollicine, soprattutto se in acciaio inox con chiusura ermetica, è uno strumento fondamentale per preservare il gusto e le caratteristiche del vino, mantenendo le bollicine fresche fino a tre giorni;
  • un secchiello per il ghiaccio. Il prosecco va servito a una temperatura compresa tra i 6 e gli 8°C per esaltarne freschezza e aromi. Un secchiello per il ghiaccio, possibilmente in acciaio inox o in vetro, è il miglior alleato per mantenere la bottiglia alla temperatura perfetta durante tutto il servizio;
  • dei calici tulipano o flûte. Il tipo di bicchiere utilizzato per servire il prosecco può influire notevolmente sull’esperienza di degustazione: i calici tulipano, con una forma leggermente più ampia, sono perfetti per apprezzare gli aromi del vino, mentre i flûte, che sono più stretti, esaltano la vivacità delle bollicine;
  • delle pinze e un tovagliolo da sommelier. Per un servizio impeccabile, non possono mancare le pinze per il ghiaccio, utili per aggiungere cubetti al secchiello senza bagnarsi le mani, e un tovagliolo da sommelier, elegante e pratico, perfetto per asciugare la bottiglia prima di versare il prosecco. Questi dettagli non solo migliorano l’esperienza estetica, ma evitano eventuali fastidiosi sgocciolamenti;
  • un versatore. Il prosecco deve essere versato lentamente per evitare di disperdere le bollicine: un versatore specifico per vini spumanti è uno strumento utilissimo che consente di servirlo con precisione, mantenendo il giusto flusso ed evitando lo spreco;
  • un portabicchieri per aperitivi o eventi. Questo strumento consente di tenere i calici in posizione verticale e pronti all’uso, evitando rotture accidentali;
  • un termometro da vino. I modelli a fascia, che si avvolgono attorno alla bottiglia, o i più precisi modelli digitali, permettono di monitorare rapidamente il grado di refrigerazione del prosecco, che verrà quindi servito alla temperatura ideale.


In definitiva, la degustazione del prosecco non si esaurisce con l’apertura della bottiglia: sono i dettagli, gli strumenti giusti e la cura nel servizio a fare la differenza, arricchendo notevolmente l’esperienza sensoriale complessiva.



Biscotti al prosecco fatti in casa: perché non potrete più farne a meno

14/11/2024
da Alberto Perini

Caratterizzato da un aroma leggero e fruttato, il prosecco rappresenta l’ingrediente ideale per donare una nota aromatica a numerose ricette di dolci, incluse le più tradizionali. In questo articolo, vedremo come preparare dei biscotti friabili perfetti da servire insieme a the e caffè pomeridiani.

Come preparare i biscotti al prosecco: la nostra ricetta

I biscotti al prosecco si preparano velocemente e con pochissimi ingredienti.

Procuratevi:

  • 250g di farina 00
  • 100g di zucchero semolato
  • 100ml di prosecco
  • 80ml di olio di semi di girasole
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • zucchero semolato o zucchero di canna per la decorazione (facoltativo)

Per prima cosa, unite farina e lievito setacciato in una ciotola capiente, aggiungete anche lo zucchero e mescolate bene. Versate poi il prosecco e l’olio di semi di girasole al centro degli ingredienti secchi, iniziate a mescolare con una spatola o con un cucchiaio di legno e procedete impastando a mano fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo: se l’impasto risulta troppo appiccicoso, potete aggiungere un po’ di farina; se invece è troppo asciutto, vi consigliamo di aggiungere un goccio di prosecco. Una volta preparato l’impasto, formate delle palline di circa 15g ciascuna e passatele leggermente nello zucchero semolato o di canna per ottenere un effetto più croccante. Disponete infine i biscotti su una teglia rivestita con carta forno, lasciando un po’ di spazio tra uno e l’altro, e cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 15-18 minuti, o fino a quando i biscotti saranno leggermente dorati. Terminata la cottura, lasciateli raffreddare completamente prima di servirli con una tazza di the o di caffè. Se non li consumate subito, riponeteli all’interno di una scatola ermetica affinché non perdano la loro caratteristica friabilità.

La scelta del prosecco

Preparare i biscotti al prosecco è un’idea originale per portare in tavola un dolce semplice ma ricco di sapore e, inutile dirlo, la scelta della bottiglia giusta è fondamentale! Ogni tipologia di prosecco donerà infatti ai biscotti una sfumatura diversa, influenzandone il profumo, la dolcezza e la friabilità. Non dimenticatevi quindi di considerare:

  1. il livello di dolcezza del prosecco, che varia notevolmente in due categorie principali: il prosecco Extra Dry, caratterizzato da una leggera dolcezza che si abbina armoniosamente con l’impasto, creando un biscotto aromatico e delicato; e il prosecco Brut, che contiene meno zuccheri rispetto all’Extra Dry ed è quindi ideale per realizzare un biscotto meno dolce e dal sapore più sofisticato e per accentuare il contrasto tra l’aroma del prosecco e la dolcezza dello zucchero decorativo sulla superficie del biscotto;
  2. la qualità del prosecco, che deve avere denominazione di origine controllata (DOC) o garantita (DOCG) e può essere prodotto con uve di diverse annate (varietà standard) o della stessa vendemmia (millesimato): scegliete un prosecco DOC o un prosecco standard se volete aggiungere un profumo fresco e leggero ai vostri biscotti senza sovrastare gli altri ingredienti, e optate invece per un prosecco DOCG e millesimato se volete ottenere biscotti dall’aroma più intenso, complesso e raffinato;
  3. gli aromi del prosecco, che si manifestano con note fruttate e floreali. Per ottenere dei biscotti dal sapore fresco e fragrante, cercate un prosecco con note di mela verde, pera, agrumi o fiori bianchi che si fondano con il gusto leggero del biscotto, esaltandone la freschezza e sprigionando un profumo invitante.

Quando preparate i vostri biscotti aromatizzati al prosecco, insomma, divertitevi a sperimentare, ma cercate di optare sempre per una bottiglia che consumereste anche a tavola e che sia piacevole da bere. In questo modo, potrete utilizzare il necessario per l’impasto e servire il resto durante la degustazione dei vostri biscotti!