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Prosecco, Seltz, Aperol e arancia; lo Spritz, è ormai risaputo, è l’aperitivo italiano per eccellenza. Non è però l’unico ad utilizzare il prosecco come ingrediente principale, in grado di conferire un tocco di eleganza e garantire un’esperienza di gusto unica e raffinata. Che si tratti di un aperitivo informale o di una cerimonia elegante, infatti, il prosecco si presta perfettamente a una vasta gamma di ricette. Il suo segreto? Il gusto fresco e fruttato, l’effervescenza leggera e la straordinaria versatilità. In questo articolo descriveremo 4 cocktail realizzati con il prosecco, ciascuno considerato una variante dell’altro. Vi accompagneremo nella realizzazione di deliziose miscele e vi suggeriremo abbinamenti per esaltarne il gusto, offrendovi un’esperienza sensoriale completa.
Inventato a Venezia nel 1948 da Giuseppe Cipriani, il fondatore del celebre Harry’s Bar, e intitolato all’omonimo pittore veneziano, il Bellini è un cocktail raffinato dal colore bianco rosato che viene originariamente preparato utilizzando 3 parti di succo di pesca bianca, 7 parti di prosecco e mezzo cucchiaino di purea di lamponi, ingrediente che non comparirà però nella lista della International Bartenders Association in cui il Bellini è inserito. Ormai simbolo di stile italiano nel mondo, Il Bellini appartiene alla categoria degli sparkling cocktail e viene sempre servito in una flûte per evidenziarne l’effervescenza. È adatto ad ogni occasione, abile nel conquistare i palati con le sue note rinfrescanti e fruttate, e la vista con la sua eleganza e il suo colore delicato.
Per evitare di innescare una rapida ossidazione, spremete la pesca a mano o schiacciatela delicatamente dopo averla privata del nocciolo. Se la pesca è trattata e/o il cocktail non verrà consumato immediatamente, vi consigliamo di aggiungere delle gocce di limone che fungeranno da antiossidante. Per esaltarne il gusto, non dimenticatevi poi di raffreddare il bicchiere e di servirlo in abbinamento a piatti leggeri e freschi.
Variante del Bellini e anch’esso attribuito a Giuseppe Cipriani, il cocktail Rossini è un omaggio all’omonimo compositore pesarese e alla passione e all’energia delle sue opere musicali. A rappresentarlo, il colore rosso dato dal 40% di purea di fragole a cui si aggiunge il 60% di prosecco. Come il Bellini, anche se meno conosciuto, il Rossini è un cocktail sparkling raffinato da servire sempre in una flûte, possibilmente decorata con una fragola intera.
Dopo aver frullato le fragole fresche e filtrato il succo, prendete una flûte e aggiungete un cubetto di ghiaccio. Questo farà in modo che gli ingredienti si mescolino delicatamente, evitando la formazione di eccessiva schiuma. Solo allora versate la purea di fragole e completate con il prosecco seguendo le dosi suggerite.
Anche in questo caso, è buona pratica raffreddare il bicchiere e servire il drink fresco e appena preparato per godere appieno del suo sapore e della sua effervescenza.
Variante del Bellini e del Rossini, il cocktail Mimosa deve il suo nome al colore giallo vivace che richiama l’omonima pianta. Le sue origini risalgono al 1925 e vengono attribuite ad un barman del Ritz Hotel di Parigi, nonostante un cocktail molto simile ma con differenze nel rapporto degli ingredienti, il Bucks Fizz, fosse già stato inventato a Londra.
Realizzato con il 50% di succo d’arancia e il 50% di prosecco, il Mimosa rientra nella categoria dei medium drink e si distingue per la sua freschezza e vivacità cromatica. Rigorosamente servito in una flûte, infatti, è un drink leggero e rinfrescante adatto a qualsiasi occorrenza ma particolarmente richiesto in occasione della festa della donna.
Per un Mimosa autentico, la parola chiave è freschezza! Preferite quindi arance fresche al succo d’arancia in cartone. Dopo aver spremuto le arance, filtrate il succo e mettetelo in frigorifero. Versartelo in una flûte precedentemente raffreddata e aggiungerete il prosecco ben refrigerato. A questo punto, mescolate delicatamente per conservare le bollicine e decorate con una fettina d’arancia per rendere il vostro cocktail ancora più raffinato!
L’ultima variante che vi presentiamo oggi è il Tintoretto, in cui il prosecco viene mescolato al succo di melograno, in rapporto di 2 a 1. Con il nome del pittore veneziano, la sua origine viene ancora una volta attribuita a Giuseppe Cipriani, essendo considerato da molti il cugino del Bellini.
Drink leggero generalmente servito in una flûte decorata con chicchi di melograno fresco, il Tintoretto è particolarmente richiesto nel mese di ottobre, periodo di maturazione dei melograni, responsabili del suo sapore dolce e delicato. Il suo colore rosso intenso, però, ha generato negli ultimi anni una connessione con San Valentino, trasformandolo in un drink perfetto da gustare insieme al proprio partner.
Anche in questo caso, è consigliato raffreddare la flûte prima di versare il succo di melograno e mescolarlo delicatamente al prosecco.
Dall’aperitivo al dolce, i cocktail presentati in questo articolo si sposano bene con numerosi ingredienti. Che vogliate quindi cimentarvi in moderne preparazioni finger food o proporre una più classica insalata di mare, Bellini, Rossini, Mimosa e Tintoretto sono i cocktail perfetti per voi! Noi li amiamo abbinati ad antipasti di mare, come ostriche e tartare di tonno, ma puoi provarli anche con formaggi freschi e cremosi, verdure di stagione e dessert fruttati. Preferite i frutti rossi in abbinamento al Rossini, e dolci leggeri come croissant e biscotti per il Mimosa, ideale anche con piatti a base di uova. Il Bellini e il Tintoretto, invece, sono perfetti anche accompagnati a carne di pollo, di tacchino e di maiale. Insomma, divertitevi a sperimentare le diverse combinazioni per trovare l’abbinamento più affine al vostro gusto!