Caraffa di Savino e Nitro Tap: come conservare il vino dopo l’apertura

13/03/2025
par Alberto Perini

Bevanda raffinata e delicata, il vino presenta proprietà organolettiche che possono essere facilmente compromesse se non viene conservato correttamente. Per evitarne ossidazione e deterioramento esistono oggi diversi metodi di conservazione, tra cui quelli meccanici come la Caraffa di Savino e il Nitro Tap; vediamo insieme come funzionano.

Caraffa di Savino e Nitro Tap: quale metodo scegliere per la conservazione del vino

Quando una bottiglia di vino viene aperta inizia il processo di ossidazione, ovvero l’ossigeno reagisce con i composti del vino, alterandone gradualmente il gusto e il profumo. Per questo, appassionati ed esperti del settore utilizzano frequentemente i cosiddetti metodi meccanici di conservazione, che mirano a ridurre al minimo il contatto con l’ossigeno, prolungando la durata del vino aperto senza alterarne le qualità.

La Caraffa di Savino

A prima vista, la Caraffa di Savino sembra una comune caraffa, ma il suo design intelligente la rende un potente strumento per preservare il vino dall’ossidazione. Il suo funzionamento si basa infatti su un galleggiante interno che, riducendo il contatto con l’aria e creando una barriera tra il vino e l’ossigeno, rallenta il deterioramento del vino stesso. Per sfruttarlo al meglio, tuttavia, è consigliabile versare immediatamente il vino nella caraffa dopo l’apertura della bottiglia, chiudere il tappo ermetico, che impedisce l’ingresso di ulteriore ossigeno, e conservare la caraffa in un luogo fresco, come una cantinetta o il frigorifero: ciò consente di mantenere il vino fresco per diversi giorni senza che se ne alterino struttura e sapori.

Il Nitro Tap

Il Nitro Tap è un altro metodo meccanico di conservazione che sfrutta l’uso di gas inerti, in particolare l’azoto, capace di creare uno strato protettivo che impedisce all’ossigeno di entrare in contatto con il liquido. Questo sistema è molto apprezzato nella ristorazione e nelle enoteche, ma può essere utilizzato anche a casa. Dopo aver aperto la bottiglia, sarà infatti sufficiente applicare il tappo al nitrato, dotato di valvola e collegato alla bottiglia da una bomboletta di azoto, che rilascerà il gas inerte all’interno della bottiglia stessa, creando uno strato protettivo sopra il vino, impedendo l’ingresso di ossigeno e rallentando quindi l’ossidazione.

Il Nitro Tap è ideale per la conservazione di bottiglie aperte per giorni o settimane. Al contrario della Caraffa di Savino, inoltre, non richiede travaso, evitando il rischio di contaminazione o sprechi, ed è perfetto non solo per conservare correttamente i vini fermi ma anche per mantenere l’effervescenza dei vini frizzanti. Entrambi i metodi, tuttavia, rappresentano alternative valide ai tradizionali tappi sottovuoto e ai wine preserver chimici, garantendo una conservazione ottimale del vino senza alterarne il gusto. Se si desidera un metodo semplice ed elegante per conservare il vino per alcuni giorni, la Caraffa di Savino è una soluzione pratica e senza necessità di gas aggiuntivi. Se invece si vuole prolungare la durata del vino per settimane senza travasi e con una maggiore protezione dall’ossigeno, il Nitro Tap è la scelta migliore, specialmente per chi consuma più bottiglie aperte in parallelo.