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Spesso utilizzati in maniera intercambiabile, i termini vino spumante, vino frizzante e prosecco indicano in realtà tre prodotti che si distinguono per effervescenza, aroma e metodo di produzione. Vediamo insieme le principali differenze per evitare di utilizzare a sproposito queste denominazioni e comprendere meglio le caratteristiche di ciascuno.
Stabilito che vino spumante, vino frizzante e prosecco non possano essere utilizzati come sinonimi, un confronto tra i tre è indispensabile per comprenderne appieno le rispettive caratteristiche distintive.
Lo spumante è un vino caratterizzato da un’elevata pressione interna, che va oltre i 3,5 bar, e da bollicine persistenti. In base al livello di zucchero, può essere Extra Brut (la versione più secca), Brut, Extra Dry, Dry e Demi-sec (la versione più dolce), e la sua produzione avviene attraverso:
Rispetto al vino spumante, il vino frizzante è più fresco, leggero e presenta bollicine meno persistenti a causa della sua minore effervescenza, dovuta ad una pressione interna compresa tra 1 e 2,5 bar (e quindi inferiore rispetto al vino spumante). Anche la fermentazione presenta delle differenze: entrambi possono essere fermentati sia in bottiglia sia in autoclave, ma la durata del processo di fermentazione del vino frizzante è nettamente inferiore rispetto a quella del vino spumante!
Nonostante
il prosecco
sia una tipologia specifica di vino spumante o frizzante, non tutti i
vini spumanti o frizzanti possono essere chiamati prosecco. Per
essere definito prosecco, infatti, il vino deve rispettare precisi
parametri qualitativi e l'uva (Glera) provenire da una determinata area geografica,
situata tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia (prosecco DOC), e
dalle selezionate aree di pregio Conegliano-Valdobbiadene e Asolo
(prosecco DOCG). Se il prosecco ha una pressione superiore ai 3,5 bar
(e quindi una maggiore effervescenza) può essere definito spumante,
altrimenti si parla di prosecco frizzante. In ogni caso, la
produzione di prosecco avviene sempre secondo il metodo
Martinotti-Charmat, metodo che consente ai viticoltori di mantenere
le note aromatiche floreali e fruttate dell’uva Glera, il
principale vitigno utilizzato per la sua produzione.
Ci sono due modi infallibili per evitare brutte figure quando si vuole ordinare una bollicina:
- il primo: usate il termine Prosecco, solo se state per scegliere un vino prodotto tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia prodotto con uve Glera. Non si può chiamare Prosecco un vino prodotto in altre regioni d'Italia.
- il secondo: se non sapete se scegliere un Prosecco, un Franciacorta, un Trento Doc o uno Champagne, meglio parlare più in generale di "Bollicina", termine gergale ma che esprime il desiderio di consumare un vino spumante o frizzante senza dichiararsi sulla tipologia.
Vino spumante, vino frizzante e prosecco hanno prezzi completamente differenti. Un vino prodotto con metodo classico (detto anche champenoise) ha un prezzo nettamente superiore in quanto il processo produttivo è più lungo e laborioso. Il Metodo Classico è tipico degli Champagne e dei Crémant, in Francia; dei Franciacorta nella zona collinare situata tra Brescia e l'estremità meridionale del Lago d'Iseo, in Lombardia; e dei Trento Doc che comprende territori della provincia di Trento ubicati nella Valle dell'Adige, nella Valle di Cembra, nella Vallagarina, nella Valle del Sarca, nella Valsugana e nelle Valli Giudicarie. Nel resto d'Italia ci sono tantissime altre aziende vitivinicole che producono Spumanti vinificati con Metodo Classico, ma al di fuori delle zone sopra citate, non vi sono denominazioni che possano caratterizzare il territorio. Il Prosecco, come abbiamo visto, viene prodotto con metodo Charmat o Martinotti, pertanto ha un prezzo sul mercato più basso. Chi sceglie il Prosecco invece di uno spumante prodotto con Metodo Classico, ricerca maggiore freschezza e maggiore "schiettezza" nel vino. Chi sceglie un vino semplicemente frizzante, invece, potrebbe incorrere in prodotti mediocri, dal prezzo sicuramente più accattivante, ma senza una reale valorizzazione delle caratteristiche organolettiche tipiche delle uve utilizzate. Tuttavia, il vino frizzante può comunque rappresentare una scelta interessante per chi cerca un vino leggero e fresco, adatto a momenti informali e a un consumo quotidiano.