Telephone: (+39) 0438 31598
Telephone: (+39) 0438 31598
Il prosecco, bollicina italiana amata in tutto il mondo, richiede attenzione non solo nella produzione, ma anche nella conservazione. La sua durata è infatti limitata e la consumazione deve generalmente avvenire entro 2 anni dall’imbottigliamento.
Il prosecco imbottigliato ha un sapore fresco e fruttato, esaltato da un’effervescenza leggera, fondamentale per la sua conservazione. Siamo tuttavia di fronte ad un vino frizzante che, con il passare del tempo, perde le proprie caratteristiche organolettiche, variabili in base alle uve, alle annate e al metodo di vinificazione. Per questo motivo, il prosecco va conservato con cura e va preferibilmente bevuto giovane. In questo articolo, vi sveleremo 5 segreti per preservarne la qualità prima e dopo l’apertura.
Che sia naturale o artificiale, la luce è uno dei fattori più dannosi per il prosecco, che viene per questo spesso versato in bottiglie di vetro colorato, con l’obiettivo di limitare il passaggio di raggi UV. Questa azione protettiva perde tuttavia valore se le bottiglie vengono esposte ad un calore eccessivo, che ne compromette sapore e qualità, accelerando il processo di invecchiamento e causando la perdita delle sue caratteristiche organolettiche.
Conservate quindi le vostre bottiglie di prosecco in luoghi freschi e bui, per mantenere il gusto fruttato e la leggera effervescenza che lo contraddistingue.
Anche l’umidità gioca un ruolo da protagonista nella conservazione del prosecco, da cui deriva la predilezione per i tappi in sughero. Dotati di forte elasticità e impermeabilità, i tappi in sughero si adattano al collo della bottiglia garantendo una chiusura ermetica e mantenendo il contenuto protetto dall’ossidazione e dall’infiltrazione di sostanze esterne. Resistono inoltre alla pressione esercitata dal vino frizzante, mantenendone l’integrità e permettendo una leggera traspirazione di ossigeno durante il processo di invecchiamento.
Possiamo definire i tappi in sughero come impermeabili ai liquidi e permeabili all’aria, ma non dobbiamo dimenticarci che esigono una regolazione del tasso di umidità esterno, che deve aggirarsi attorno al 60%: un ambiente troppo asciutto provocherebbe l’ossidazione del prosecco, un ambiente troppo umido l’alterazione del suo gusto.
Il terzo nemico della qualità del prosecco è l’escursione termica. Fondamentale è la stabilizzazione dell’ambiente di conservazione, con una temperatura costante e moderata. Le oscillazioni di temperatura possono infatti accelerare o rallentare il processo di invecchiamento del prosecco, alterandone irreversibilmente sapore e aroma. Non solo, queste variazioni potrebbero causare espansioni e contrazioni del tappo, compromettendo la tenuta ermetica della bottiglia e permettendo l’ingresso di aria, che ne danneggerebbe il contenuto.
Non meno importante dei fattori esterni appena descritti, la posizione di conservazione del prosecco merita una particolare attenzione. Prima dell’apertura, infatti, le bottiglie di prosecco devono essere riposte in posizione verticale, affinché si eviti il deterioramento del tappo e i conseguenti eventuali sedimenti si depositino sul fondo senza alterarne l’aspetto. In questo modo, solo una minima superficie di liquido sarà esposta all’aria, contenendo la fuoriuscita di anidride carbonica e mantenendo il tappo sufficientemente umido.
Una volta aperta, la bottiglia di prosecco va consumata entro qualche giorno, prima che la frizzantezza si perda e il sapore si alteri. In mancanza di una cantinetta per vini, con la temperatura ideale di 10-12 gradi, il frigorifero è il luogo migliore in cui conservarla. In alternativa, vi consigliamo di scegliere uno spazio fresco e buio, lontano dalla luce solare diretta e con un tasso di umidità attorno al 60%. Il garage, ad esempio, potrebbe rappresentare una buona opzione, avendo però cura di non esporre le bottiglie a forti odori che potrebbero alterarne l’aroma. Persino un armadio rivestito di polistirolo sarebbe un’ottima soluzione!
Anche il prosecco “scade”
Ebbene sì, in conclusione, possiamo affermare che anche il prosecco “scade” e va per questo consumato giovane. Adottando dei piccoli accorgimenti, però, eviterete di velocizzare il suo processo di invecchiamento, mantenendone l’integrità fino ai 2 anni dall’imbottigliamento.
Non vi resta quindi che aprire e condividere la vostra bottiglia di prosecco, perfetta da gustare in ogni occasione!