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Il 2025 segna una fase evolutiva cruciale per il mondo del vino e il prosecco, con il suo carattere tradizionale e il suo gusto fresco e versatile, si conferma ancora una volta protagonista. Dalle nuove tendenze del gusto all’attenzione crescente per l’ambiente, fino ai cambiamenti nei mercati globali, sono infatti almeno 5 i trend che incideranno sul futuro prossimo del prosecco.
Dal vigneto al calice, il prosecco nel 2025 continua ad evolversi per rispondere alle nuove esigenze del mercato e alle nuove domande dei consumatori. Ecco i 5 trend principali che stanno ridefinendo il modo di produrre, distribuire e consumare la bollicina italiana.
Bollicine low abv (alcohol by volume). Una delle tendenze più marcate dell’anno in corso è la richiesta crescente di vini a bassa gradazione alcolica. Il consumatore, soprattutto giovane, del 2025 è infatti più consapevole, attento alla salute e interessato ad un consumo quotidiano, conviviale e “intelligente” del vino, rispetto ai suoi antecedenti. Per questo, nonostante il prosecco abbia una gradazione che varia tra l’11 e l’11.5% e si trovi quindi in una posizione ottimale di mercato, alcune aziende produttrici hanno iniziato a proporre versioni ancora più light, senza però mai rinunciare ai profumi e alla vivacità tipica della bollicina tradizionale.
Prosecco sostenibile. Alla luce di un cambiamento climatico sempre più evidente, oggi la sostenibilità non è più solamente una scelta strategica ma una necessità. Le aziende vitivinicole stanno infatti investendo sempre di più in viticolture biologiche o biodinamiche, packaging riciclabili o compostabili e tracciabilità digitale dell’intera filiera produttiva, e i consumatori, dal canto loro, sono più attenti che mai a come viene prodotto ciò che bevono, richiedendo trasparenza, rispetto per l’ambiente e attenzione all’impatto sociale.
Maggiore diffusione della bollicina italiana nel mercato asiatico e scandinavo. Mentre i mercati tradizionali (USA, UK, Germania) restano fondamentali, le nuove frontiere per l’export nel 2025 parlano asiatico e scandinavo. Paesi come Corea del Sud, Giappone, Singapore, Norvegia e Svezia stanno infatti sviluppando una cultura del vino sempre più aperta, lasciando ampio spazio anche al prosecco. Ad attrarli sono la qualità percepita del prodotto italiano, l’equilibrio tra qualità e prezzo, la versatilità e, soprattutto, il legame con il lifestyle italiano, fatto di convivialità, eleganza, gusto e semplicità.
Cocktail innovativi a base di prosecco. Dopo aver utilizzato il vino come base per cocktail sofisticati, profumati e originali, la mixology si contamina oggi sempre di più con il prosecco che, grazie al suo profumo floreale e alla sua bassa gradazione alcolica, rappresenta la base ideale di drink innovativi preparati con erbe aromatiche, bitter artigianali e infusi di frutta.
Si riconferma l’enoturismo esperienziale. Nel 2025, ancor di più rispetto agli anni precedenti, il prosecco non è solamente una bollicina da degustare, ma anche e soprattutto un territorio, un paesaggio e una cultura da conoscere. L’enoturismo esperienziale porta quindi anche quest’anno i più appassionati alla scoperta delle cantine e del lavoro in vigna attraverso visite e degustazioni guidate, incontri con gli enologi, percorsi sensoriali, picnic in vigna, aperitivi al tramonto ed eventi stagionali.
Insomma, tra bottiglie sempre più leggere, attività concrete di sostenibilità ambientale e sociale, la diffusione sempre più consolidata della bollicina italiana in importanti mercati internazionali e l’esplosione dell’enoturismo esperienziale, il 2025 rappresenta un’occasione d’oro per tutti quei produttori di prosecco che decideranno di rimanere aggiornati, innovarsi e comunicare la propria realtà con passione.