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Con una presenza ormai consolidata nel mercato vitivinicolo internazionale, il prosecco si è riconfermato, anche quest’anno, come il prodotto trainante dell’export del vino italiano, generando previsioni ottimistiche anche per l’anno a venire. Analizziamo insieme i dati.
I dati più recenti mostrano un trend positivo per lo spumante italiano. Nei primi 9 mesi del 2024, infatti, le esportazioni di spumante, guidate principalmente dal prosecco, hanno registrato un incremento dell’8% rispetto al 2023, raggiungendo un valore di 1,7 miliardi di euro.
Pur affrontando incertezze economiche globali, grazie alla combinazione di qualità, prezzo competitivo e una solida strategia di marketing, il prosecco è quindi riuscito a mantenere il proprio ruolo di punta nel mercato vitivinicolo internazionale e, in particolare, nei mercati statunitense e britannico.
Nonostante, infatti, nel 2023 gli Stati Uniti abbiano attraversato una leggera flessione dovuta all’eccesso di scorte nella filiera distributiva e il Regno Unito abbia conosciuto difficoltà economiche legate all’inflazione e alla Brexit, la domanda di prosecco tra i consumatori di entrambe le nazioni è oggi in continua crescita.
Crescita che si registra anche in paesi come il Giappone, la Cina e gli Emirati Arabi, in cui il Made in Italy si sta facendo sempre più spazio nei canali retail e nella ristorazione di alta fascia, e che continuerà a registrarsi anche nel 2025.
A confermarlo sono non solo i risultati dell’ultima vendemmia, che ha offerto uve sane di ottima qualità nonostante la resa leggermente inferiore rispetto all’anno precedente, ma anche la sempre maggiore attenzione alla sostenibilità produttiva da parte delle aziende agricole coinvolte e la continua innovazione digitale, capace di raggiungere pubblici sempre più ampi e di rafforzare la presenza del prosecco in mercati tradizionali e nuovi.
Sulla base dei dati appena citati, le previsioni di vendita del prosecco per il 2025 sono estremamente positive e stimano:
Secondo la società di consulenza americana Bain & Company, l’export complessivo del vino italiano crescerà del 3-4% annuo, con il prosecco a giocare un ruolo da leader. Il 2025 si prospetta quindi come un anno di grandi opportunità per la bollicina italiana, sempre più forte di un’offerta di alta qualità, di una domanda internazionale resiliente e di strategie innovative incentrate su sostenibilità e digitalizzazione.