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Il prosecco è molto più di una bollicina sublime; è un’esperienza, un viaggio attraverso le colline verdi del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, dove la tradizione vinicola si intreccia con un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturali. Patrimonio dell’UNESCO dal 2019, le colline venete del prosecco si estendono da Vidor a Vittorio Veneto: 51 kilometri di meraviglia a cui gli amanti di avventure enogastronomiche e paesaggi mozzafiato non possono rinunciare. In questo articolo, ti guideremo alla scoperta delle 4 tappe, tutte in provincia di Treviso, del cammino del prosecco: un percorso inaugurato l’anno scorso per permettere ai visitatori di tutto il mondo di immergersi nel cuore di questa rinomata regione vinicola.
L’itinerario inizia a Vidor, un piccolo comune nei pressi del fiume Piave. Il borgo, conosciuto fin dall’epoca romana, quando costituiva un punto di sosta lungo l’antica Via Claudia Augusta Altinate, ha assistito nei secoli all’ascesa e alla caduta di diversi poteri dominanti, fino a trasformarsi nell’importante centro vinicolo che è ancora oggi. Con un’economia basata principalmente sull’agricoltura e sulla produzione di prosecco DOC e DOCG, il suo tratto distintivo sono le colline ricoperte da vigne che producono l’uva Glera, e le cantine locali, dove le degustazioni sono all’ordine del giorno. Oltre al suo patrimonio vitivinicolo, Vidor vanta un’atmosfera rurale e pittoresca che attrae visitatori di tutto il mondo: una tappa obbligatoria non solo per il caratteristico centro storico, ma anche per la famosissima Abbazia di Santa Bona, per il Castello di Colbertaldo, per la Chiesa del Nome Santissimo di Maria e per il santuario della Madonna delle Grazie. Vidor presenta inoltre un calendario di eventi e festival molto ricco, tra cui segnaliamo la sagra del prosecco, che si tiene a settembre e rappresenta una grande celebrazione del vino frizzante più amato al mondo, tra musica dal vivo, cibo tradizionale e degustazioni.
La prima tappa del cammino del prosecco ci porta a Col San Martino, una frazione di Farra di Soligno circondata da vigneti che sorge lungo il torrente Raboso. Come testimoniano le sue opere artistiche e architettoniche, le origini sono medievali: dal tempietto di San Martino alla torre del campanile di Santa Maria in Silvis, passando per la chiesetta di S.Vigilio, la chiesa arcipretale dedicata alla SS. Annunziata e l’oratorio di Piazza Rovere, la storia di questo borgo è ben presto svelata!
Tra i principali edifici di interesse storico-artistico appena elencati, il tempietto di San Martino vanta il legame con un’antica credenza, secondo la quale le giovani coppie che desideravano un figlio vi si recavano per chiedere un’intercessione al Santo, con la promessa di chiamare poi il proprio figlio con il nome pescato da un’urna qui conservata.
Una destinazione ideale, quella di Col San Martino, per gli amanti della storia, della cultura e del paesaggio, assolutamente da non perdere se volete addentrarvi nelle vere origini delle colline del prosecco!
Proseguendo con il nostro itinerario, la seconda tappa del cammino del prosecco termina a Follina. Affascinante borgo medievale, riconosciuto come uno dei più belli d’Italia, Follina si trova ai piedi delle Prealpi Trevigiane. La sua storia è legata ad un gruppo di monaci dell’ordine dei benedettini prima e ai cistercensi poi, promotori della tecnica di “follatura” nella lavorazione della lana, da cui la cittadina prende il nome.
Oltre al centro storico, a Follina non potete non visitare l’Abbazia di Santa Maria, che rappresenta ancora oggi il centro della vita culturale, ma anche il Palazzo Barberis Rusca, dove avveniva la produzione di tessuti raffinati, e il Castelletto Brandolini, dell’omonima famiglia nobiliare. Toccate con mano anche i vecchi lanifici e bachifici, simbolo di una tradizione secolare premiata dai più grandi marchi di moda, e fermatevi ad ammirare la sorgente di Santa Scolastica che attraversa il paese.
Questa località offre agli amanti della cultura e della storia la possibilità di esplorare antichi monasteri, passeggiare lungo i sentieri panoramici, assaporare i prelibati piatti della cucina locale e, ovviamente, degustare il prosecco DOCG.
Tarzo
Terza tappa del cammino del prosecco è Tarzo, un incantevole comune tra le colline ricoperte da vigne di uva Glera, con la quale si produce prosecco DOC e DOCG. La bellezza naturale di questo luogo viene esaltata dal Lago di Lago, dove ci si può dilettare nella pesca e nel canottaggio, oppure rilassarsi e godersi la natura, ma rilevante è anche il suo patrimonio storico e culturale. Numerose sono infatti le chiese antiche e i monumenti che esaltano il suo valore, tra cui la famosissima chiesa parrocchiale di San Giorgio, di grande interesse artistico e architettonico.
Se amate camminare e immergervi nella tranquillità della campagna veneta, a Tarzo troverete numerosi sentieri escursionistici e percorsi panoramici: i vigneti vi offriranno viste mozzafiato e potrete fermarvi a gustare prodotti gastronomici locali, tra cui formaggi e salumi, sorseggiando un bel calice di prosecco.
La quarta ed ultima tappa del cammino del prosecco è Vittorio Veneto, il punto d’arrivo di un tour enogastronomico e culturale senza eguali. Come preannunciato, rimaniamo in provincia di Treviso e ci troviamo nel luogo in cui si combatté l’omonima battaglia che portò alla vittoria dell’esercito italiano su quello austro-ungarico, ponendo fine alla Grande Guerra.
Il territorio di Vittorio Veneto, suddiviso nei due centri storici di Serravalle e Ceneda, vanta testimonianze di epoche diverse, dai resti romani ai palazzi medievali, fino alle ville settecentesche.
Vi consigliamo di partire costeggiando il corso del torrente Meschio, tra architetture medievali e angoli caratteristici, e continuare fino a raggiungere Piazza Flaminio, dove potrete ammirare la Loggia Serravallese, antica sede del potere politico, e il Duomo. Alle spalle della cattedrale troverete una scalinata che vi porterà al santuario di S. Augusta, un balcone naturale dal quale potrete ammirare il Col Visentin e le Colline del Prosecco.
Spostatevi poi a Ceneda, dove verrette accolti dalla bellezza suggestiva della cattedrale neoclassica, della loggia del Cenedese, antica sede municipale, e del museo della battaglia che accoglie testimonianze della prima guerra mondiale. Procedendo più alto, potrete vedere anche il Castello di San Martino, la sede vescovile in cui termina il nostro viaggio nelle terre del prosecco.
Che siate degli appassionati di vino, degli amanti della natura o dei cultori della storia, il cammino del prosecco vi porterà alla scoperta di un luogo unico al mondo. Una vista incomparabile, lontana dal caos quotidiano, vi farà abbracciare la bellezza naturale delle colline del prosecco, innalzate dalla ricca cultura enogastronomica della regione.