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Situata nel cuore del Veneto, in provincia di Treviso, la cittadina di Conegliano ha trasformato la produzione di prosecco in un’arte prima e in una tradizione poi, tramandata di generazione in generazione nell’atmosfera pittoresca di un luogo ricco di storia, cultura e innovazione vitivinicola. Scopriamo insieme cosa si cela dietro al cuore pulsante della produzione della bollicina italiana.
Conosciuta principalmente per il suo ruolo centrale nella produzione di prosecco, Conegliano vanta una ricca storia e un patrimonio culturale che risale a più di mille anni fa. Fondata in epoca romana, la città ha infatti visto il susseguirsi di diverse epoche storiche che ne hanno plasmato il volto e l'identità, rendendola un luogo di grande interesse.
Le prime tracce di insediamenti umani nella zona di Conegliano risalgono già all'epoca romana, ma è solo nel Medioevo che la cittadina veneta inizia a svilupparsi come centro abitato di rilievo, ponendo le basi di quella che diventerà, nei secoli successivi, una vera e propria città fortificata, grazie alla costruzione di mura e torri difensive come il Castello di Conegliano che, ancora oggi, offre una vista panoramica spettacolare sulla pianura circostante e sulle colline del prosecco. Tuttavia, bisognerà attendere anche il Rinascimento per assistere alla fioritura culturale e artistica di Conegliano che, in quel periodo, si arricchisce di palazzi nobiliari, chiese ed opere d'arte e soprattutto inizia ad essere riconosciuta per la sua posizione strategica lungo le vie commerciali che collegano Venezia con l'Europa centrale.
Sarà poi il XIX secolo a portare con sé importanti cambiamenti per la cittadina veneta con la fondazione, nel 1876, della Scuola Enologica di Conegliano, la prima in Italia e ancora oggi una delle più prestigiose. Questa istituzione ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo della viticoltura e dell'enologia nella regione, promuovendo tecniche innovative, formando generazioni di esperti del settore e trasformando la città in un centro di eccellenza per la produzione del vino, in particolare del prosecco, che proprio in quel periodo inizia ad acquisire maggiore fama a livello internazionale. Fama che aumenterà nel XX secolo, quando Conegliano conoscerà un ulteriore sviluppo economico e urbano, nonostante i danni significativi subiti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.
Con la produzione di prosecco ormai solidamente riconosciuta a livello mondiale e la dichiarazione delle colline di Conegliano e Valdobbiadene come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, negli ultimi decenni Conegliano è diventata un importante polo turistico ed economico che attira ogni anno migliaia di visitatori desiderosi di scoprire le bellezze naturali e i sapori di questa terra. Oltre al già citato Castello, la città vanta infatti edifici storici come il Duomo di Santa Maria Annunziata e il Teatro Accademia, uno dei teatri più antichi e suggestivi del Veneto. Le strade del centro storico poi, con i loro portici e le facciate affrescate, raccontano storie di un passato glorioso e di una comunità orgogliosa delle proprie radici.
Situata ai piedi delle Prealpi Trevigiane, Conegliano vanta un microclima perfetto per la viticoltura e diventa ben presto l’habitat ideale per la coltivazione dell’uva Glera, la varietà di uva principale utilizzata nella produzione di prosecco. Le colline della regione, comprese tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare sono infatti esposte a una buona quantità di sole e beneficiano di una ventilazione costante che, unita alla vicinanza del fiume Piave, contribuisce a creare un ambiente ottimale per la maturazione delle uve. Ambiente favorito senza dubbio anche dal clima mite, con estati calde ma non eccessivamente torride, inverni miti e precipitazioni ben distribuite durante tutto l’anno, che garantiscono alle piante la giusta quantità d’acqua senza creare situazioni di stress idrico.
Particolarmente adatti alla viticoltura, i terreni di Conegliano sono principalmente di natura calcareo-argillosa, con una buona presenza di minerali che conferiscono alle uve un profilo aromatico unico. La struttura del terreno, ben drenata e ricca di sostanze nutritive, favorisce infatti la crescita di viti sane e vigorose, capaci di produrre grappoli di alta qualità. I grappoli di Glera, in particolare, sono di medie o grandi dimensioni, con acini sferici di colore giallo-verde e una buccia sottile, apprezzati da tutti per la loro freschezza e le loro note aromatiche, ben distinguibili nel Prosecco Superiore DOCG, prodotto seguendo rigorosi disciplinari che prevedono, tra l’altro, rese limitate per ettaro, tecniche di coltivazione sostenibili e metodi di vinificazione che rispettino le caratteristiche intrinseche delle uve e dello stesso territorio.
Meta turistica ambita per gli amanti del vino e della cultura, Conegliano ospita ogni anno numerosi eventi che celebrano non solo la sua ricca tradizione vitivinicola, ma anche la sua arte, musica e cultura. Tra i più significativi ricordiamo:
Ognuno di questi eventi offre ai visitatori occasioni uniche per scoprire il cuore pulsante di una città fatta di storia, cultura e una lunga tradizione vitivinicola.