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Quello di diventare sommelier è un sogno che oggi hanno nel cassetto sempre più persone. Spesso si tratta di chi nutre già una passione per il vino o di chi possiede piccole esperienze nel settore e vorrebbe specializzarsi, magari come intenditore di bollicine, tra prosecchi o champagne francesi. A volte però ci sono anche persone che sono dei semplici appassionati e vogliono saperne di più sull'argomento. Il problema è che spesso non ci si riesce ad orientare, tra le molte proposte sul mercato di corsi, non sempre qualificati e qualificanti. Oggi cerchiamo di darti qualche dritta utile in tal senso, se stai pensando di diventare sommelier.
Se hai intenzione di intraprendere un percorso di formazione per sommelier evidentemente già sai di cosa si occupa questa speciale figura professionale. Un sommelier è colui che conosce alla perfezione i vini o particolari tipi di vino: individua immediatamente aromi, gusti, sentori, annate, e li abbina a determinati piatti. Questo tipo di consigli non è rivolto solo ai clienti, ma anche a proprietari di ristoranti, servizi di ristorazione in villaggi turistici, su navi da crociera, etc. Oltre a qualità di sensibilità innate il futuro sommelier deve perciò padroneggiare molto bene le metodiche di avvicinamento e conoscenza di un vino, anche attraverso strumentazione tecnica (uso dei termometri, del tastevin, decanter, frangino, cavatappi e così via). Deve inoltre conoscere una o più lingue straniere, visto che il settore del vino diventa ogni giorno più internazionale. Trovare un lavoro molto remunerativo come sommelier (come del resto capita per moltissime professioni o mestieri) non è immediato, ma occorrono anni di perfezionamento e gavetta. Un sommelier può lavorare sia come libero professionista, in qualità di consulente, sia come dipendente. Molti sono gli ambiti in cui può impiegarsi: dai ristoranti alle strutture ricettive come i resort, dalle navi da crociera alle fiere dedicate all'enologia, fino alla Gdo, le catene di grande distribuzione organizzata. Per quanto riguarda i guadagni si può partire dagli 800-1000-1500 euro al mese, quando si è agli inizi, fino ad arrivare, con l'esperienza ed il maggior prestigio acquisito a 4 mila euro al mese (ristoranti stellati, strutture deluxe, etc.).
Prima di elencarti i corsi che sono i più attendibili in questa professione, è bene chiarire che in giro ci sono tantissimi corsi per sommelier, fruibili anche solo online, che quasi “distribuiscono” attestati a fronte di un pagamento. Il consiglio è di stare lontani da questo tipo di approcci formativi per i sommelier (eccettuato, ovviamente, il periodo di lockdown per Coronavirus) e di dedicarsi a corsi che prevedono un impegno a 360 gradi, anche di tipo frontale. È importante, perciò, scegliere sempre corsi certificati, messi a disposizione da enti con anni di esperienza e prestigio nel settore. I corsi migliori durano anni, e constano di tre livelli, ognuno di un anno e con delle specifiche tematiche da affrontare e in cui specializzarsi. Al termine del percorso di formazione professionale, si deve sostenere un esame, come accade per i master di tipo universitario. I costi non sono economici, ma vanno considerati come un investimento per la carriera futura. Tra gli enti che organizzano corsi seri e accreditati va senza dubbio citata l'AIS (Associazione Italiana Sommelier). Vi sono poi i corsi dell'ASPI (Associazione Sommellerie Professionale Italiana), di BIBENDA (Federazione Italiana Sommelier) e di FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori). Ognuno di questi percorsi professionali è in grado di fornire una formazione davvero completa e adeguata in Italia. Se invece si preferisce un percorso di tipo internazionale si possono frequentare i corsi tenuti dalla WSET, Wine and Spirit Education Trust.