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Apprezzato in tutto il mondo per il suo carattere fresco, vivace e versatile, il prosecco richiede in realtà una specifica temperatura di servizio affinché se ne possano godere appieno le qualità distintive. Nonostante venga spesso trascurata, infatti, la temperatura di servizio gioca un ruolo cruciale nella degustazione e nell’apprezzamento di un vino, specialmente di un vino spumante come il prosecco. In questo articolo, scopriremo come e perché questo accade.
I motivi e i modi in cui la temperatura di servizio influisce profondamente sull’esperienza di degustazione del prosecco sono almeno quattro:
La temperatura ottimale per servire il prosecco si aggira nell’intervallo compreso tra i 6 e gli 8°C, in cui si crea un equilibrio tale da esaltarne sia le bollicine sia le caratteristiche note aromatiche. Prima di servirlo è quindi indispensabile raffreddarlo, riponendo la bottiglia per 3/4 ore in frigorifero, in modo da raggiungere gradualmente la temperatura desiderata, oppure immergendola per 20/30 minuti in un secchiello con del ghiaccio; il metodo più rapido e generalmente utilizzato anche durante gli eventi per mantenere la temperatura raggiunta.
La temperatura di servizio è un elemento determinante per valorizzare al massimo il prosecco. Servirlo tra i 6 e gli 8°C permette di godere della sua caratteristica freschezza, dei suoi aromi vivaci e del suo fine perlage.